Al pub, a casa, per strada. Il peccato di gola per eccellenza resta il piatto di patatine fritte.Accusate, anche giustamente per il loro apporto calorico eccessivo, sono un piatto che riporta molte persone all'infanzia poichè sono i bambini, ma non solo, i più golosi di questo alimento. Di per sè la patata non è eccessivamente calorica: è composta dal'80% di amidi e presenta solo l1% di grassi. In realtà a renderla un alimento proibito è lacottura. Infatti, quando la patata viene fritta male, diventa come una spugna che assorbe olio. Per renderla meno calorica sarebbe sufficiente effettuare una
frittura a regola d'arte. L'unico modo invece per contrastare i radicali liberi sprigionati durante la cottura dell'olio, è abbinare alle patate fritte alimenti che contengano in sè sostanze antiossidanti, quali : pomodori, insalata, carote, carciofi ed in generale tutta la frutta e la verdura.
La frittura a regola d'arte
Occorre per prima cosa scegliere bene le patate. E' meglio scegliere patate con poco amido, tenerle a bagno in acqua fredda in modo che perdano anche l'amido esterno e non si attacchino tra loro durante la cottura, ed evitare di aggiungere il sale nell'acqua perchè fa perdere i valori nutrizionali alla patata.Preferite la friggitrice, meglio se con temperatura predisposta; in mancanza, preferite una padella antiaderente con bordi alti. Così facendo le patate non si attaccheranno. L'olio ideale per la frittura è l'extravergine d'oliva, poichè riesce a tenere più degli altro oli a temperature molto elevate; il suo punto di fumo è infatti il più alto in assoluto ( segue subito dopo l'olio di arachidi).Ricordate che una buona patate fritta è croccante fuori e morbida all'interno. No, quindi, alle supercotture che rendono brune o quasi bruciacchiate lepatatine. Una volta fritte , vanno scolate su carta assorbente o da cucina, servite calde e condite con sale fino. Evitate, durante la cottura, di aggiungere olio fresco a quello già caldo perchè così facendo la temperatura si abbassa, la patatina si ammorbidisce troppo e si impregna di olio. Per tenere sotto controllo la
temperatura durante la cottura si può utilizzare un termometro da cucina oppure si può fare ricorso ad una altrettanto valida soluzione"casareccia": gettare nell'olio un pezzetto di pane; se attorno si forma la schiuma, l'olio è pronto per la frittura. Infine ricordate di non riutilizzare mai l'olio già fritto e raffreddato:la sua composizione viene trasformata dalle temperature elevate che raggiunge durante la cottura e quindi diventa poco digeribile.