Roma, 11 mar. (Adnkronos Salute) - Addio alle cinque porzioni di frutta e verdura quotidiane, ma anche al pesce e ai cibi freschi. Per colpa della crisi economica, infatti, far quadrare i conti diventa più importante del fatto di scegliere un menù salutare. Almeno in Gran Bretagna, dove il 24% degli adulti è convinto che mangiar sano sia all'improvviso diventato meno importante, e il 56% confessa che il prezzo è la prima cosa che guarda al momento di riempire la borsa della spesa. Il sondaggio, condotto su 2.102 persone, è destinato ad allarmare i nutrizionisti. Ma anche gli stessi cittadini: il 76% degli intervistate chiede al governo di intervenire, per facilitare la scelta di cibi sani. D'altronde non tutti gli effetti della crisi sono deleteri per la salute: secondo l'associazione 'No Smoking Day' più di un fumatore su tre (dei 9 milioni presenti in Gran bretagna) sta pensando di ridurre il consumo di sigarette, o addirittura di smettere per risparmiare, come si legge sulla Bbc online.