Questa pentola merita un particolare discorso, dedicato soprattutto a quelle donne che ancor oggi la guardano con diffidenza e scetticismo, sostenute forse dal pregiudizio che i cibi cotti in pentola a pressione perdano parte del loro sapore.
Cosa, questa, del tutto inesatta, in quanto è risaputo che tanto più è breve il tempo di cottura tanto più i cibi conservano inalterati il loro valore nutritivo e i succhi vitaminici.
Un altro pregiudizio nasce forse dal timore (ingiustificato) che le pentole a pressione possano provocare delle esplosioni.
Niente di tutto questo; si tratta invece, di recipienti assolutamente sicuri che hanno l’enorme vantaggio di abbreviare notevolmente i tempi di cottura.
Infatti, un risotto alla milanese cuoce in cinque minuti, un minestrone in venti, e un pollo alla cacciatora in poco più di mezz’ora.
La struttura della pentola a pressione è abbastanza semplice: è composta da un contenitore (di diversa capienza) e da un coperchio con guarnizione di gomma e braccio di chiusura a vite, che crea una perfetta tenuta del vapore che si sviluppa all’interno del recipiente determinando un notevole aumento della temperatura e la conseguente veloce cottura dei cibi.
Quando la pressione del vapore raggiunge un valore troppo elevato, si scarica automaticamente, attraverso una valvola di sicurezza, sibilando; in questo caso occorre ridurre il calore, sino a quando si esaurisce l’uscita del vapore e cessa il sibilo.
Per tutto ciò che riguarda gli accorgimenti da seguire e le norme di pulizia, ogni pentola (e in commercio ne esistono di vari tipi) viene venduta con un opuscolo particolarmente ricco di dettagli.
Comunque vi riassumiamo qui alcune norme basilari:
1°) Evitare di riempire troppo la pentola se non si vuole che il cibo ostruisca la valvola di sicurezza.
2°) Non aprire mai la pentola se non si è sicuri che la pressione interna sia ben esaurita.
3°) Non cuocete mai i cibi avvolti in carta o tela che potrebbe ostacolare la fuoriuscita del vapore attraverso la valvola di sicurezza.
4°) Il tempo di cottura va calcolato dal momento in cui la pentola raggiunge il punto di massima pressione.
5°) Per rosolare determinati cibi la pentola va lasciata scoperta e chiusa solo successivamente all’inizio della vera e propria cottura.
6°) Per la preparazione del bollito chiudere la pentola solo dopo aver portato il liquido ad ebollizione e aver schiumato il brodo almeno due volte.
7°) Ridurre al minimo l’erogazione di calore appena la pentola raggiunge la pressione massima.
8°) Osservare una scrupolosa pulizia della pentola che va lavata con acqua calda e detersivo, e raschiata solo con paglietta finissima per asportare eventuali incrostazioni.
9°) Circa la capacità della pentola ne esistono tipi da quattro a dodici litri.
E’ bene calcolare un litro o poco più per persona, quindi vi consigliamo per quattro persone una pentola da cinque litri, per sei persone una pentola da sette-otto litri.
10°) Quando non si usa la pentola è bene lasciarla scoperta per evitare che all’interno ristagnino eventuali odori lasciati dai cibi.