Elemento fondamentale nella preparazione di un buon piatto di pasta asciutta è soprattutto la cottura, che va seguita con la massima attenzione.
Si mette al fuoco una pentola piena d’acqua salata, nella proporzione di un litro per ogni cento grammi di pasta (tenete presente che la pasta durante la cottura aumenta di volume e tende quindi ad assorbire il liquido, perciò, una quantità d’acqua troppo scarsa rispetto a quella della pasta la trasformerebbe in una massa collosa), si porta il liquido ad ebollizione, quindi, si “butta giù” la pasta non in un solo colpo, ma spargendola e mescolandola.
Si alza la fiamma in modo che il bollore, interrotto temporaneamente all’atto in cui la pasta viene a contatto con l’acqua, riprenda rapidamente.
Si riabbassa quindi la fiamma e da quel momento si cerca di controllare da vicino la cottura della pasta per cogliere l’attimo “fuggente” in cui scolarla.
E’ importante che qualunque tipo di pasta sia cotto “al dente”: la sicurezza può darvela soltanto “l’assaggio”.
Dopo aver tolto il recipiente dal fuoco lo si passa per un attimo sotto il getto dell’acqua fredda: questa operazione serve ad arrestare immediatamente la cottura.
A questo punto fate bene attenzione: non buttate via tutta l’acqua della pasta, ma conservatene qualche cucchiaiata da versare sul fondo del piatto: il “velo” di liquido depositato nella fondina verrà assorbito, insieme con il condimento, dalla pasta che in tal modo risulterà meno arida e più saporita.
Volete conoscere un altro segreto per condire la pasta alla perfezione?
Incorporatevi prima di ogni altro ingrediente il formaggio appena grattugiato: questo accorgimento renderà più completa la fusione e l’amalgama della pasta.
Queste regolette valgono sia per le paste secche, sia per quelle all’uovo.